Didattica all’aperto

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“ Gli uomini non sono chiamati a soggiogare la terra, a dominare sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia o cammina su di essa, ma ad abitarla, coltivarla e arricchirla con il lavoro, in un rapporto di amore. Oggi, in molti, non c’è rispetto, né amore per la natura………Se gli uomini torneranno ad amare i fiori, gli animali, i fiumi, i mari, le montagne, i boschi, ameranno se stessi, gli uni gli altri, e faranno della tecnologia un potente strumento di promozione di equilibri umani sempre più alti. Esalteranno la loro operosa presenza sulla terra, la loro dignità di persone, la loro libertà e vivranno pacificamente insieme, in attesa del compimento dei tempi. Questa è la lezione che ci ha lasciato Francesco di Assisi” (tratto dal libro San Francesco e gli animali, editrice Minerva Assisi)

Didattica all’aperto

“Maestra usciamo anche se nel cielo ci sono le nuvole…???? “

Questa è una delle tante e frequenti domande che i bambini rivolgono alle maestre fin dalle prime ore della giornata.

I bambini esprimono sempre molto entusiasmo e gioia quando, a questa domanda, ricevono una risposta affermativa. Lo spazio esterno è sempre fonte di stimoli nuovi, di allegria, di scoperta  e novità.

La nostra proposta educativa vuole porre l’ attenzione al “vivere, pensare, organizzare, giocare” lo spazio esterno in modo diverso, perché stare fuori fa bene. L’uso dello spazio esterno favorisce l’incontro con gli altri e la socializzazione spontanea, aiuta il bambino ad aprirsi alla collaborazione e alla risoluzione dei conflitti. Accompagna a comprendere l’importanza del rispetto e della cura dell’ambiente esterno,  costruendo gradualmente un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, pag. 16)

Vivere esperienze in natura significa anche incontrare una dimensione del tempo che permette distensione e rilassatezza favorendo l’ascolto, l’osservazione di ciò che ancora non si conosce e la condivisione per ciò che già è conosciuto offrendo occasioni di scambio relazionale, emotivo e cognitivo che accrescono le competenze dei bambini e la strutturazione della loro personalità.

Stando all’aria aperta, il bambino si muove, si sperimenta sul piano corporeo, affina abilità motorie e migliora competenze che favoriscono anche una maggiore capacità di concentrazione e formulazione di ipotesi cognitive. Diminuisce la sedentarietà e attraverso il contatto con gli elementi naturali, riscopre la bellezza e l’importanza delle cose semplici.

Nel patto educativo con le famiglie, vorremo sottolineare il valore della pedagogia dell’essere, dello stare e dell’andare, non soltanto del fare, valorizzando le esperienze e accompagnando i bambini nella loro crescita, nello sviluppo dell’autonomia e nella costruzione della loro identità. Dare loro un tempo per scoprire una natura non preconfezionata, dove il verde non è solo un prato tutto uguale, ma uno  spazio con tante diversità da scoprire .

Per questi motivi la proposta educativa e didattica pone particolare attenzione all’esplorazione degli spazi esterni, sostenendo così una grande capacità innata che i bambini utilizzano per entrare in rapporto con la realtà e per conoscerla.

Noi stesse come insegnanti, stiamo scoprendo per prime il valore ed il potenziale educativo che lo spazio esterno, a partire dal giardino della scuola, ha per ogni persona e ci piace partire da noi, dal bello, dal buono e dal vero che troviamo in questa esperienza per poi proporla ai bambini attraverso uno sguardo che tiene dentro le ragioni delle nostre scelte ed il piacere di poterle condividere con le famiglie.

Lo spazio esterno è dunque, come ci ricordano le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, ambiente di apprendimento, campo di esperienza diretta nel quale il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permette al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare le conoscenze. Le esperienze offrono un insieme di situazioni, immagini, linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti sempre più sicuri (Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, pag. 18)

LE (PRIME) 10 BUONE RAGIONI PER USCIRE

  1. Il contatto con la natura all'aria aperta piace molto ai bambini
  2. Si può volgere uno sguardo attento ad ambienti che possono essere familiari e tuttavia normalmente non sono osservati con attenzione
  3. Stimola a vivere una relazione di gruppo diversa da quella al chiuso
  4. Favorisce gli scambi e la comunicazione tramite l’incontro con altri adulti cui porre domande
  5. Si impara ‘sul campo’ il rispetto dell’ambiente e di ciò che vive, si capisce che si può osservare un ambiente senza disturbarlo
  6. Conduce i bambini a sviluppare progressivamente, con i propri mezzi e la propria età, un atteggiamento più scientifico verso ciò che stupisce
  7. Esercita lo spirito critico dei bambini
  8. Sviluppa l’intuizione di spazio e comincia a costruirne il concetto
  9. Aiuta a strutturare il tempo vissuto dalla classe: l’uscita fa parte di un progetto scritto nel calendario delle attività
  10. . Migliora la percezione del corpo nelle diverse occasioni possibili: saltare, correre, arrampicarsi e lo stesso camminare